La divisione Energy Systems & Solutions del gruppo giapponese Toshiba ha sviluppato un prototipo di motore elettrico in grado di erogare fino a due megawatt di potenza sostenendo regimi di rotazione di oltre 80 mila giri.
I superconduttori sono materiali che se raffreddati a certe temperature riducono la loro resistività elettrica fino ad annullarla. Tale fenomeno fu scoperto nel 1911 dal fisico olandese Kamerlingh Onnes nell’ambito di alcuni studi sul mercurio. Perfezionati poi da altri scienziati che li traslarono sul titanio, il niobio, lo stagno e il vanadio.
In tutti questi casi si scoprì che la superconduzione ha luogo a temperature molto basse ma superiori allo zero assoluto. Cosa che rende fruibili in vantaggio offerto dai super conduttori anche se a costi decisamente elevati. Ora la divisione Energy Systems & Solutions del gruppo giapponese Toshiba ha annunciato di aver messo a punto il prototipo di un motore elettrico basato sulla presenza di superconduttori. Quindi operante a basse temperature e in grado di erogare fino a due mila e 700 cavalli risultando più compatto e leggero di una turbina di pari prestazioni.
Motore per applicazioni aeronautiche
Secondo Toshiba il motore potrebbe trovare uno sbocco commerciale a partire dal 2030 e si orienterebbe alla propulsione di aerei e navi commerciali. Ma anche grandi macchine movimento terra e veicoli per i trasporti commerciali pesanti. Il gruppo ha reso noti solo i dati salienti della sua unità dal diametro di mezzo metro e dalla lunghezza di 70 centimetri.
Nella presentazione però un rendering mostrava l’unità comparata con una turbina aeronatuca. Segno che il motore dovrebbe poter assecondare le stesse prestazioni con regimi, fra gli 80 mila e ei 100 mila giri al minuto. Il progetto è in fase di sviluppo in collaborazione con il gruppo Keihin Operation.
Si affianca alle ricerche che Toshiba sta sviluppando nel campo dei combustibili “Saf”, Sustainable Aviation Fuel”, a basso impatto ambientale sia in fase di produzione sia di utilizzo. Così come “P2C”, “Power to Chemicals”, una tecnologie di riciclaggio del carbonio basata sulla trasformazione dell’anidride carbonica in monossido di carbonio. Tecnologia che permette di utilizzato come materia prima per la produzione di plastica e carburante per aerei.
Due megawatt in elettrico
Autore: redazione